SCRITTI SULLA VITA E SULLE OPERE DI CLAUDE MONET - IMPRESSIONISMO
Mon histoire. Pensieri e testimonianze
Copertina flessibile – 5 mar 2013
"Non dormo più per colpa delle Ninfee. Di notte sono ossessionato da ciò che sto cercando di realizzare. Mi alzo al mattino piegato dalla fatica. L'alba mi ridona coraggio, ma l'ansia torna non appena varco la soglia dello studio. Dipingere è così difficile e torturante. Lo scorso autunno ho bruciato sei tele insieme alle foglie morte del mio giardino. Ce n'è abbastanza per far perdere la speranza. Ciò nonostante non vorrei morire prima di aver detto tutto quello che avevo da dire o, almeno, di aver tentato di dirlo. E i miei giorni sono contati... Domani, forse...".
Monet. Ediz. illustrata
Copertina flessibile – 8 set 2015
"A chi, timoroso di arrendersi a un'evidenza e a un ordine di considerazioni apparentemente scientifiche e naturalistiche, non ha mai fissato l'attenzione con la debita commozione e reverenza sul momento ideale in cui nella mente di Brunelleschi fu generato il miracolo della prospettiva (che significava, nella apparente povertà matematica di alcune linee convergenti, un nuovo modo di pensare, e in pari tempo di sentire e d'immaginare); a questi non sembrerà forse abbastanza commovente, per gli stessi motivi, l'urto labile e concreto a un tempo di una luce vera sul fogliame della radura, sulle vesti luminose, sui volti riverberati dei personaggi che fra il 1865 e il '66 Monet adunò per il suo 'Déjeuner sur l'herbe': omaggio e risposta a un tempo a quello di Manet." Con uno scritto di Roberto Tassi.
Monet o il trionfo dell'impressionismo
Copertina rigida – 30 apr 2014
Insieme a Turner, nessun artista più di Claude Monet (1840-1926) ha cercato di catturare l'essenza della luce sulla tela. Di lui Cézanne soleva dire: "Monet non è che un occhio, ma, buon Dio, che occhio!". Tra tutti gli impressionisti, fu lui a rimanere sempre totalmente aderente al principio di fedeltà assoluta alla sensazione visiva, dipingendo direttamente l'oggetto sulla tela. Si potrebbe dire che Monet abbia reinventato le possibilità del colore. Che sia stato grazie al suo interesse originario per le stampe giapponesi, al tempo trascorso nell'accecante luce algerina durante il servizio militare o alla sua conoscenza personale dei maggiori pittori del tardo Ottocento, ciò che Monet realizzò nel corso della sua lunga vita era destinato a cambiare per sempre il modo in cui percepiamo il mondo naturale e i fenomeni a esso connessi. Il culmine delle sue esplorazioni è raggiunto con le ultime serie
di ninfee, dipinte nel suo giardino a Giverny che, nel tendere verso la quasi totale assenza di forma, costituiscono davvero l'origine dell'arte astratta. Questa biografia rende pienamente giustizia a un artista straordinario ed estremamente influente e offre numerose riproduzioni e fotografie d'archivio, corredate da un commento dettagliato e approfondito.
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