IL ROCOCO'
Il Rococò è uno stile che nasce in Francia nel XVIII secolo, associato principalmente alle arti decorative.
Dopo la morte di Luigi XIV nel 1715 che aveva vissuto nella reggia di Versailles, la corte si trasferì a Parigi modificando il gusto corrente caratterizzato da forme grandiose e severe, oscillanti dalla linearità del Luigi XIII al gonfiore Barocco troppo pesante per interni meno ampi.
Si afferma così lo stile che verrà chiamato "Rococò" dal gusto nuovo che proponeva decorazioni più delicate, adatte ad interni più piccoli, più intimi e confortevoli delle case di città ed i colori si smorzeranno nei toni tenui degli ambienti di corte.
Il Rococò, che si affermerà sopratutto in arte, e in architettura, si rivolgerà maggiormente alla decorazione degli interni, ma influenzerà notevolmente nei costumi di vita, nelle arti minori, nell'abbigliamento, nei giardini.
Lo stile rococò fu poi soppiantata nel 1760 dalla serietà radicale del Stile Neoclassico.
Il nome venne utilizzato per la prima volta nel XVIII secolo dalla critica contemporanea, come termine peggiorativo, per sottolineare l'eccessiva elaborazione dello stile formale e decorativo, ma un po' pesante utilizzato alla corte di Luigi XIV a Versailles.
Oltre ai pittori furono impegnati a fondo gli ornatisti, gli stuccatori, gli argentieri, gli ebanisti i creatori di mobili, di specchi, cornici, tessuti ed arazzi.
I soggetti preferiti erano i piacevoli passatempi dell'aristocrazia e gli audaci temi amorosi caratterizzati dallo sfarzo e l'eleganza delle forme, punteggiati da lievi arabeschi floreali e da ondulazioni ramificate in riccioli.
Gli arabeschi fantasiosi vengono legati a motivi naturalistici derivati da conchiglie e piante, spesso in una disposizione scherzosamente asimmetrica.
Il Rococò esprimerà un'arte che si rivolgerà all'effimero, indicando in tal modo che la fine del barocco è ormai giunta.
Altri artisti legati a questo stile furono Jean-Baptiste-Siméon Chardin (1699-1779) considerato un maestro delle nature morte; Jean-Antoine Watteau (1684 - 1721) che rappresenterà la società del tempo, vista come un paradiso sognante e considerato l'inventore del genere di Feste Galanti;
I pittori più rappresentativi del Rococò italiano sono:
Giambattista Tiepolo, famoso per i suoi affreschi ed in modo particolare per i luminosi e grandiosi soffitti;
Canaletto (Giovanni Antonio Canal) (1697-1768) noto paesaggista con una particolare sensibilità luministica e prospettica;
Francesco Guardi, che dipinse centinaia di "capricci" composti da architetture fantastiche combinate con elementi tratti dalla realtà,considerato tra gli ultimi professionisti, insieme ai suoi fratelli, della Scuola Classica Veneziana di pittura;
Bernardo Bellotto (1720-1780) allievo e nipote di Canaletto, autore di stampe in incisione di città europee.
Accanto a questi grandi artisti hanno lasciato prove di se artisti meno famosi fra i quali il ligure Gregorio de Ferrari (1644-1726), considerato un precursore dello stile Rococò in Italia, Francesco Trevisani (1656-1746), Sebastiano Ricci (1659-1734), Michele Rocca (1666-1751), Alessandro Magnasco (1667-1749), Rosalba Carriera (1675-1757), Pellegrini Giovanni Antonio (1675-1741), Giacomo Amigoni (1682-1752),Giovanni Battista Piazzetta (1683-1754, Giovanni Battista Pittoni (1687-1767), Corrado Giaquinto (1694-1765), Giuseppe Nogari (1699-1766) e Pietro Longhi (1702-1785).
L’estetica inglese rafforza i principî di individualità, di sensibilità e sentimento che hanno allontanato il Settecento dalla tradizione barocca.
La pittura inglese del Rococò assimila solo l’iconografia legata al tema della festa, della seduzione, dello spettacolo e, in alcuni casi, dello stile Rococò francese condivide le preferenze al sinuoso, all’acuto e all’asimmetrico.
I pittori inglesi legati allo stile Rococò sono William Hogarth (1697-1764), il ritrattista e paesaggistaThomas Gainsborough (1727-1788), Paul Sandby (1730-1809), Marcello Laroon il Giovane(1679-1772), Thomas Hudson (1701-1779) Sir Joshua Reynolds (1723-1792), uno dei fondatori e primo presidente della Royal Academy, specializzato in ritratti e promotore del "grande stile" in pittura, che dipendeva dalla idealizzazione dell'imperfetto.
Ma in seguito il Rococò prosegue con lo stile di
José Churriguera (1665-1725), chiamata il Churriguerismo, che riuscì a trasformare il corpo dell'architettura in pura decorazione.
Lo stesso Francisco Goya (1746-1828) nella sua produzione giovanile, partecipò e poi superò il mondo iconografico del Rococò.
Anche in Russia arrivarono con un certo ritardo gli elementi del Rococò con il ritrattista Vladimir Lukich Borovikovsky (1757-1825).
In Sicilia emerse la figura di Giacomo Serpotta (1656-1732), che produce una infinita varietà di sculture a stucco animate in composizioni di sorprendente grazia e inquadrate come fondali prospettici di scene teatrali, Francesco Maria Schiaffino (1688-1763), Nicola Salvi (1697-1751), Giovanni Marchiori (1696-1778), Giovan Maria Morlaiter (1699-1781) e Antonio Corradini (1668-1752).
Alcuni esempi dell'architettura rococò più conosciuti in Europa sono il Castello Solitude a Stoccarda, la Chiesa bavarese di Wies ed il Castello di Sans Souci a Potsdam dove le sculture sono espresse sotto forma di ornamenti floreali, linee interrotte e scene fantastiche.
Dopo la morte di Luigi XIV nel 1715 che aveva vissuto nella reggia di Versailles, la corte si trasferì a Parigi modificando il gusto corrente caratterizzato da forme grandiose e severe, oscillanti dalla linearità del Luigi XIII al gonfiore Barocco troppo pesante per interni meno ampi.
Si afferma così lo stile che verrà chiamato "Rococò" dal gusto nuovo che proponeva decorazioni più delicate, adatte ad interni più piccoli, più intimi e confortevoli delle case di città ed i colori si smorzeranno nei toni tenui degli ambienti di corte.
Il Rococò, che si affermerà sopratutto in arte, e in architettura, si rivolgerà maggiormente alla decorazione degli interni, ma influenzerà notevolmente nei costumi di vita, nelle arti minori, nell'abbigliamento, nei giardini.
Lo stile rococò fu poi soppiantata nel 1760 dalla serietà radicale del Stile Neoclassico.
Origine del termine Rococò
Il nome "Rococò" deriva dal termine francese "Rocaille", utilizzato per indicare le rocce artificiali usate per decorare fontane e grotte.Il nome venne utilizzato per la prima volta nel XVIII secolo dalla critica contemporanea, come termine peggiorativo, per sottolineare l'eccessiva elaborazione dello stile formale e decorativo, ma un po' pesante utilizzato alla corte di Luigi XIV a Versailles.
Oltre ai pittori furono impegnati a fondo gli ornatisti, gli stuccatori, gli argentieri, gli ebanisti i creatori di mobili, di specchi, cornici, tessuti ed arazzi.
Caratteristiche del Rococò in Francia
Il Rococò è caratterizzato dall'utilizzo dei colori pastello, nella elegante e affascinante linea giocosa.I soggetti preferiti erano i piacevoli passatempi dell'aristocrazia e gli audaci temi amorosi caratterizzati dallo sfarzo e l'eleganza delle forme, punteggiati da lievi arabeschi floreali e da ondulazioni ramificate in riccioli.
Gli arabeschi fantasiosi vengono legati a motivi naturalistici derivati da conchiglie e piante, spesso in una disposizione scherzosamente asimmetrica.
Il Rococò esprimerà un'arte che si rivolgerà all'effimero, indicando in tal modo che la fine del barocco è ormai giunta.
Gli artisti del Rococò in Francia
Il personaggio più rappresentativo del Rococò Francese fu Jean-Honoré Fragonard (1732-1806), pittore e incisore francese, che si distinse per uno stile Rococò esuberante e edonista elaborato in più di 550 quadri.Altri artisti legati a questo stile furono Jean-Baptiste-Siméon Chardin (1699-1779) considerato un maestro delle nature morte; Jean-Antoine Watteau (1684 - 1721) che rappresenterà la società del tempo, vista come un paradiso sognante e considerato l'inventore del genere di Feste Galanti;
Il Rococò in Italia
In Italia il passaggio verso una sensibilità nuova si può notare già nella pittura del napoletano Luca Giordano(1634-1705), ed a Venezia dove nel 700 la pittura raggiunge il suo massimo splendore.I pittori più rappresentativi del Rococò italiano sono:
Giambattista Tiepolo, famoso per i suoi affreschi ed in modo particolare per i luminosi e grandiosi soffitti;
Canaletto (Giovanni Antonio Canal) (1697-1768) noto paesaggista con una particolare sensibilità luministica e prospettica;
Francesco Guardi, che dipinse centinaia di "capricci" composti da architetture fantastiche combinate con elementi tratti dalla realtà,considerato tra gli ultimi professionisti, insieme ai suoi fratelli, della Scuola Classica Veneziana di pittura;
Bernardo Bellotto (1720-1780) allievo e nipote di Canaletto, autore di stampe in incisione di città europee.
Accanto a questi grandi artisti hanno lasciato prove di se artisti meno famosi fra i quali il ligure Gregorio de Ferrari (1644-1726), considerato un precursore dello stile Rococò in Italia, Francesco Trevisani (1656-1746), Sebastiano Ricci (1659-1734), Michele Rocca (1666-1751), Alessandro Magnasco (1667-1749), Rosalba Carriera (1675-1757), Pellegrini Giovanni Antonio (1675-1741), Giacomo Amigoni (1682-1752),Giovanni Battista Piazzetta (1683-1754, Giovanni Battista Pittoni (1687-1767), Corrado Giaquinto (1694-1765), Giuseppe Nogari (1699-1766) e Pietro Longhi (1702-1785).
Il Rococò in Inghilterra: Chippendale
L’Inghilterra sviluppato nel Settecento una concezione scenografica dell’architettura inserita come oggetto o fondale nel disegno dei giardini, in apparati ornamentali neogotici che tendono all’intreccio, alla metamorfosi, al bizzarro.L’estetica inglese rafforza i principî di individualità, di sensibilità e sentimento che hanno allontanato il Settecento dalla tradizione barocca.
La pittura inglese del Rococò assimila solo l’iconografia legata al tema della festa, della seduzione, dello spettacolo e, in alcuni casi, dello stile Rococò francese condivide le preferenze al sinuoso, all’acuto e all’asimmetrico.
I pittori inglesi legati allo stile Rococò sono William Hogarth (1697-1764), il ritrattista e paesaggistaThomas Gainsborough (1727-1788), Paul Sandby (1730-1809), Marcello Laroon il Giovane(1679-1772), Thomas Hudson (1701-1779) Sir Joshua Reynolds (1723-1792), uno dei fondatori e primo presidente della Royal Academy, specializzato in ritratti e promotore del "grande stile" in pittura, che dipendeva dalla idealizzazione dell'imperfetto.
Il Rococò in altri paesi
In Spagna è possibile trovare motivi ornamentali Rocaille a Valencia e Madrid derivati dalle raccolte di incisioni e disegni di artisti francesi per commissioni della Corte Reale.Ma in seguito il Rococò prosegue con lo stile di
José Churriguera (1665-1725), chiamata il Churriguerismo, che riuscì a trasformare il corpo dell'architettura in pura decorazione.
Lo stesso Francisco Goya (1746-1828) nella sua produzione giovanile, partecipò e poi superò il mondo iconografico del Rococò.
Anche in Russia arrivarono con un certo ritardo gli elementi del Rococò con il ritrattista Vladimir Lukich Borovikovsky (1757-1825).
Il Rococò nella Scultura Italiana
La scultura Rococò in Italia si affermò in maniera originale partendo dalle esperienze tardo-barocche utilizzando lo stucco che consentiva una veloce produzione e nuove soluzioni decorative meno costose.In Sicilia emerse la figura di Giacomo Serpotta (1656-1732), che produce una infinita varietà di sculture a stucco animate in composizioni di sorprendente grazia e inquadrate come fondali prospettici di scene teatrali, Francesco Maria Schiaffino (1688-1763), Nicola Salvi (1697-1751), Giovanni Marchiori (1696-1778), Giovan Maria Morlaiter (1699-1781) e Antonio Corradini (1668-1752).
Il Rococò nella Scultura e Architettura Europea
La scultura Rococò francese i si espresse meglio attraverso la creazione delle porcellana delicate di Etienne-Maurice Falconet (1716-1791), direttore di una famosa fabbrica di porcellana a Sèvres.Alcuni esempi dell'architettura rococò più conosciuti in Europa sono il Castello Solitude a Stoccarda, la Chiesa bavarese di Wies ed il Castello di Sans Souci a Potsdam dove le sculture sono espresse sotto forma di ornamenti floreali, linee interrotte e scene fantastiche.
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