IL PRERAFFAELLISMO
Nella seconda metà del XIX secolo, nel mondo artistico inglese, William Holman Hunt ed un piccolo gruppo di giovani pittori cominciarono ad opporsi all'accademismo ufficiale vittoriano, sempre più anacronistico e rigido nei suoi canoni.
Il movimento, in polemica con il Neoclassicismo Accademico, che aveva avuto nel tedesco Joachim Winckelmann (1717-1768) il creatore, l'animatore ed il motore, era alla ricerca di una nuova arte ancora raffinata, ma più immediata, idealizzata e legata alle evoluzioni etiche e sociali.
Queste istanze erano già state proposte dai gruppi dei Nazareni tedeschi, dei Puristi italiani e francesi che avevano preceduto il Preraffaellismo, soprattutto nella ricerca della genuinità delle idee e nella lotta contro una concezione intellettualistica dell'arte.
Ma non si trattava di un'imitazione dello stile di quei maestri (sarebbe stato accademismo), ma di seguirne l'aderenza alla natura, nella quale i preraffaelliti vedevano un'intrinseca poesia.
Le caratteristiche dell'arte "primitiva" che colpirono in modo particolare i futuri Preraffaelliti, furono la brillantezza dei colori, il realismo pittorico terso e minuzioso.
I Preraffaelliti caratterizzarono le loro opere con l'amorosa cura dei particolari e la semplicità dei soggetti uniti all'intensità dell’espressione.
Altri affiliati erano il pittore James Collinson, lo scultore Thomas Woolner e i critici d'arte W.M. Rossetti (1829-1929) e F.G. Stephens (1828-1907).
I Preraffaelliti dal gennaio 1850 alla fine del 1853 pubblicarono la rivista d'arte e di lettere "The Germ", per divulgare le loro idee letterarie, estetiche, mistiche e, alla fine, anche sociali.
La tematica preraffaellita oscillò tra soggetti intimisti di ispirazione contemporanea e soggetti letterari o storici, ricorrendo spesso a fatti ed episodi significativi tratti da Dante, Keats, Shakespeare e dai romanzi medievali.
L’Italia con la sua arte, il suo paesaggio, la sua letteratura e la sua storia, fu il punto centrale della loro ispirazione: essi cercarono di guidare la riforma della pittura inglese in direzione di soggetti emotivamente sinceri e personali, rifiutando immagini convenzionali legate ad un metodo accademico.
Guidati da un'estetica di stampo romantico e mistico, con venature di umanitarismo sociale, il preraffaellismo supera la visionarietà messianica di un pittore come William Blake (1757-1827) ed i raffinati ornamenti degli illustratori decadentisti.
La tematica preraffaellita oscillò tra soggetti di ispirazione contemporanea intimisti e soggetti letterari o storici, con frequente ricorso a fatti o episodi significativi tratti dalla Bibbia, da Dante, da Chaucer, da Shakespeare e dai romanzi medievali o dagli autori contemporanei Shelley, Keats, Tennyson e Browning.
I Preraffaelliti affermano così la convinzione dell’esistenza di una analogia e mutualità tra linguaggio visivo e scrittura.
I creatori del Preraffaellismo
Fra i pittori inglesi che si firmarono PRB (Pre-Raphaelite Brotherhood), si distinsero per i risultati ottenuti Dante Gabriel Rossetti, William Holman Hunt, John Everett Millais e James Collinson.
Ma la fama della nuova corrente artistica è dovuta anche agli scritti dei critici d'arte F. G. Stephens, W. M. Rossetti, anche se fu poi John Ruskin ad elaborare la precisa teoria dei Preraffaelliti, sulle tendenze del movimento, che erano quelle di rivalutazione del medioevo, degli artisti precedenti a Raffaello (da cui il termine preraffaelliti) e delle culture primitive, fino ad estenderne l'ambito al campo sociale ed educativo.
John Ruskin (1819 – 1900) è stato, oltre che critico d'arte, scrittore, poeta di fama e pittore a sua volta.
Fortemente impegnato moralmente nei confronti del capitalismo ed industrializzazione vittoriana aveva una teoria generale, per la quale l'uomo e la sua arte devono essere profondamente radicati nella natura e nell'etica.
Alla fine il Preraffaellismo mutò in quello che è comunemente chiamato Movimento Estetico nel quale i pittori inglesi cercarono di liberare il loro lavoro da prosaici argomenti narrativi, nel movimento Arts and Crafts inglese, nell'Art Nouveau francese e nel Liberty italiano.
Il movimento ebbe particolare importanza, oltre che nell'arte applicata, per lo sviluppo dell'architettura e dell'arte decorativa contemporanea.
Il movimento, in polemica con il Neoclassicismo Accademico, che aveva avuto nel tedesco Joachim Winckelmann (1717-1768) il creatore, l'animatore ed il motore, era alla ricerca di una nuova arte ancora raffinata, ma più immediata, idealizzata e legata alle evoluzioni etiche e sociali.
Queste istanze erano già state proposte dai gruppi dei Nazareni tedeschi, dei Puristi italiani e francesi che avevano preceduto il Preraffaellismo, soprattutto nella ricerca della genuinità delle idee e nella lotta contro una concezione intellettualistica dell'arte.
Le proposte dei Preraffaelliti
Il sogno dei giovani pittori inglesi era il recupero di un'arte spontanea e ispirata alla natura, identificata con l'arte dei pittori vissuti prima di Raffaello Sanzio, considerato il capostipite dell'Accademismo.Ma non si trattava di un'imitazione dello stile di quei maestri (sarebbe stato accademismo), ma di seguirne l'aderenza alla natura, nella quale i preraffaelliti vedevano un'intrinseca poesia.
Le caratteristiche dell'arte "primitiva" che colpirono in modo particolare i futuri Preraffaelliti, furono la brillantezza dei colori, il realismo pittorico terso e minuzioso.
I Preraffaelliti caratterizzarono le loro opere con l'amorosa cura dei particolari e la semplicità dei soggetti uniti all'intensità dell’espressione.
La Confraternita dei Preraffaelliti
Nel 1848, anno delle rivoluzioni europee, alcuni artisti tra cui i pittori William Holman Hunt (1827-1910, John Everett Millais (1829-1896) ed il poeta, pittore Dante Gabriel Rossetti (1828-1882), fondarono la Confraternita dei Preraffaelliti, firmando in seguito le loro opere con la sigla PRB (Pre-Raphaelite Brotherhood)Altri affiliati erano il pittore James Collinson, lo scultore Thomas Woolner e i critici d'arte W.M. Rossetti (1829-1929) e F.G. Stephens (1828-1907).
I Preraffaelliti dal gennaio 1850 alla fine del 1853 pubblicarono la rivista d'arte e di lettere "The Germ", per divulgare le loro idee letterarie, estetiche, mistiche e, alla fine, anche sociali.
La tematica preraffaellita oscillò tra soggetti intimisti di ispirazione contemporanea e soggetti letterari o storici, ricorrendo spesso a fatti ed episodi significativi tratti da Dante, Keats, Shakespeare e dai romanzi medievali.
Le teorie ed i luoghi del Preraffaellismo
In alcune idee i preraffaelliti furono influenzati dalle tesi del critico e filosofo John Ruskin (1819-1900), il quale sosteneva la necessità, per l'architettura, di un ritorno al Gotico, e, per le arti figurative, di un ritorno ai "primitivi", che erano appunto gli artisti Prerinascimentali o del primoRinascimento.L’Italia con la sua arte, il suo paesaggio, la sua letteratura e la sua storia, fu il punto centrale della loro ispirazione: essi cercarono di guidare la riforma della pittura inglese in direzione di soggetti emotivamente sinceri e personali, rifiutando immagini convenzionali legate ad un metodo accademico.
I sentimenti dei Preraffaelliti
I preraffaelliti considerarono essenziale la comunicazione fra le arti considerate "maggiori" con le "minori", oltre che con la Letteratura dalla quale traevano la passione per la descrizione accurata attraverso la cura dei particolari, la nitidezza del disegno e la brillantezza dei colori.Guidati da un'estetica di stampo romantico e mistico, con venature di umanitarismo sociale, il preraffaellismo supera la visionarietà messianica di un pittore come William Blake (1757-1827) ed i raffinati ornamenti degli illustratori decadentisti.
La tematica preraffaellita oscillò tra soggetti di ispirazione contemporanea intimisti e soggetti letterari o storici, con frequente ricorso a fatti o episodi significativi tratti dalla Bibbia, da Dante, da Chaucer, da Shakespeare e dai romanzi medievali o dagli autori contemporanei Shelley, Keats, Tennyson e Browning.
I Preraffaelliti affermano così la convinzione dell’esistenza di una analogia e mutualità tra linguaggio visivo e scrittura.
I creatori del Preraffaellismo
Fra i pittori inglesi che si firmarono PRB (Pre-Raphaelite Brotherhood), si distinsero per i risultati ottenuti Dante Gabriel Rossetti, William Holman Hunt, John Everett Millais e James Collinson.
Ma la fama della nuova corrente artistica è dovuta anche agli scritti dei critici d'arte F. G. Stephens, W. M. Rossetti, anche se fu poi John Ruskin ad elaborare la precisa teoria dei Preraffaelliti, sulle tendenze del movimento, che erano quelle di rivalutazione del medioevo, degli artisti precedenti a Raffaello (da cui il termine preraffaelliti) e delle culture primitive, fino ad estenderne l'ambito al campo sociale ed educativo.
John Ruskin (1819 – 1900) è stato, oltre che critico d'arte, scrittore, poeta di fama e pittore a sua volta.
Fortemente impegnato moralmente nei confronti del capitalismo ed industrializzazione vittoriana aveva una teoria generale, per la quale l'uomo e la sua arte devono essere profondamente radicati nella natura e nell'etica.
Il cammino del Preraffaellismo
Inizialmente l’arte dei Preraffaelliti fu ispirata all’esempio dell’arte italiana, con riferimento al periodo medievale e pre-rinascimentale, ma dagli ultimi anni del 1850 l'attenzione si volse anche ai dipinti del XVI secolo e in particolare a quelli veneziani a sfondo erotico.Alla fine il Preraffaellismo mutò in quello che è comunemente chiamato Movimento Estetico nel quale i pittori inglesi cercarono di liberare il loro lavoro da prosaici argomenti narrativi, nel movimento Arts and Crafts inglese, nell'Art Nouveau francese e nel Liberty italiano.
Decadenza del Preraffaellismo
Protagonisti del seconda ed ultima fase del preraffaellismo artistico furono Edward Coley Burne-Jones(1833-98), Walter Crane (1845-1915) e William Morris (1834-96), fondatore del movimento Arts and Crafts, che si prefiggeva di rivalutare gli oggetti di artigianato e l'opera singola nei confronti degli oggetti prodotti in serie e dell'industrializzazione.Il movimento ebbe particolare importanza, oltre che nell'arte applicata, per lo sviluppo dell'architettura e dell'arte decorativa contemporanea.
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