LA MASCHERA DI TUTANKHAMON-MERAVIGLIA DELL'ARTE EGIZIA

La maschera di Tutankhamon è forse l'oggetto più noto dell'arte egizia. Essa è arricchita da dettagli realizzati con materiali sontuosi e con superba maestria, tutto ciò per dare un'impressione di grandezza e complessità al personaggio.
Sebbene le maschere funebri fossero in uso sin dalla IV Dinastia, divennero molto più elaborate durante il Nuovo Periodo del regno, quando si iniziò ad usare il metallo in grandi quantità. La maschera di Tutankhamon fu realizzata con dei fogli d'oro, modellati tramite martello e scalpello, che venivano poi saldati insieme.
Nelle versioni più modeste, i tratti del viso e altri dettagli sono stati semplicemente dipinti, ma, in questo caso, l'artista ha ottenuto un effetto più ostentato utilizzando un'ampia gamma di inserti, specialmente nel colletto altamente lavorato. Gli intarsi includono lapislazzuli, corniola, ossidiana e vetro turchese.
La maschera funeraria ha avuto un ruolo importante nel proteggere i resti fisici del defunto da danni e degrado. Nell'ortodossia religiosa egiziana questa conservazione era essenziale se l'anima del faraone doveva rinascere nell'aldilà. Una volta che il corpo veniva imbalsamato e i sacerdoti finivano di recitare gli incantesimi necessari dal Libro dei Morti, la maschera veniva posizionata, proteggendo la testa del faraone che era attaccata a una calotta a forma di teschio. Questa calotta era  a sua volta incollata al corpo con una spessa quantità di resina.
Quando avvenne il ritrovamento della maschera, il rivestimento era così spesso e ben aderito che solo dopo aver staccato l'encefalo dal resto della mummia, si poté rimuovere anche la maschera.

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