L'URLO - IL SILENZIO ANGOSCIANTE RAPPRESENTATO DA MUNCH

L'urlo è il più noto e il più riprodotto di tutti i dipinti di Munch. Con i suoi colori espressivi, le sue linee fluenti e l'effetto complessivo sorprendente, il suo fascino è universale.
Sullo sfondo a sinistra, alla fine del sentiero con la balaustra, vediamo due figure che passeggiano, spesso considerate due amici che Munch menziona nelle note relative alla foto.
Ma la figura in primo piano è la prima a catturare l'attenzione dello spettatore.
Le sue mani sono tenute alla sua testa e la sua bocca è spalancata in un urlo silenzioso, che viene amplificato dal movimento ondeggiante che attraversa il paesaggio circostante. La figura è ambigua ed è difficile dire se si tratti di un uomo o di una donna, giovane o vecchio - o anche se è umano.

Come per molte delle immagini di Munch, si presume che anche qui i suoi punti di partenza siano stati il sentimento e l'esperienza privata. I suoi diari contengono parecchie osservazioni che sembrano fare da sfondo a questa rappresentazione di angoscia esistenziale, tra cui: "Stavo camminando lungo la strada con due amici - Poi il sole tramontò - Il cielo si trasformò improvvisamente in sangue e io sentii un grande urlo- ".

L'urlo fu esposto per la prima volta alla mostra personale di Munch a Berlino nel 1893.
Il dipinto esiste anche in una versione successiva, che ora è custodito nel Museo Munch.

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